27 gennaio 2009

Shemà

Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case,
Voi che trovate tornando a sera
Il cibo caldo e visi amici:

Considerate se questo è un uomo,
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per mezzo pane
Che muore per un sì o per un no.
Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza nome
Senza più forza
di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d'inverno.

Meditate che questo è stato:
Vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,
Coricandovi alzandovi:
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi impedisca,
I vostri nati torcano il viso da voi.

- Primo Levi



The Holocaust by George Segal


Un pensiero non solo alle vittime dell'Olocausto, ai sopravvissuti e ai familiari, ma sempre e comunque a tutte le vittime di genocidi e barbarie, a tutti gli innocenti che si son sentiti premere uno stivale contro la testa, la canna di un fucile, imbracciato dai loro simili.. tutto per disegni ignobili.
Dedica speciale agli amici negazionisti, fate un salto da quelle persone (se lo sono ancora).


Today's Song: Gary Jules - Mad World



1 commenti:

Anonimo ha detto...

Non bisogna dimenticare quella terribile strage degli innocenti, nè chiudere gli occhi contro i genocidi del presente, il razzismo dilagante, l'odio per il diverso...a volte penso che la storia non ci abbia insegnato niente e non c'è abbastanza vergogna e infamia da infliggere a quelli che negano l'olocausto! ma come si può? Come? Spero che l'uomo diventi finalmente, in cuor suo e per la società, più UMANO e impari dai suoi errori...perchè non accadano mai più!!

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