18 marzo 2008

Ali di carta (Paper Wings)

Ti chiedo un'ultima cosa perfavore, prima che tu te ne vada.

Ti ho vista volare su ali di carta in giro per mezzo mondo
finchè son bruciate nell'atmosfera e ti hanno fatta precipitare
andando a finire in qualche posto lontano da qui,
con nessun'altro intorno
per afferrarti mentre precipitavi.

E ora ti sto guardando.

E non riesco a dire se stai ridendo.
In mezzo ad ogni sorriso c'è una lacrima nel tuo occhio.

C'è un treno che lascia la città tra un'ora.
Non sta aspettando te e neanche me.

da Rise Against - Paper Wings (testo), traduzione sommaria mia




Today's Song: Rise Against - Paper Wings



7 commenti:

Rita ha detto...

il tuo blog è proprio bello..se dovessi riassumerlo con una parola direi.."sensibilità"..è questa la prima cosa che mi arriva di te.
Ciao Luca ;)

orfeoemerso ha detto...

grazie Idra sempre troppo gentile ahah

forse anche troppo sensibile col mondo che c'abbiamo di sti tempi.. anzi forse ne servirebbe di più in giro

Anonimo ha detto...

ciao luca sono luca.grazie per la traduzione di paper wings.riallacciandomi al tuo discorso sulla sensibilita' ti volevo dire che forse non ci vorrebbe piu' sensibilita' nel mondo.basterebbe solo un altro mondo :)

orfeoemerso ha detto...

ciao omonimo-anonimo, grazie

in fondo a me la terra piace, forse sono un po' incazzato con il "mondo umano" che calpesta ogni sensibilità, riguardo a qualunque cosa ("quindi incazzato con te stesso?" dice qualcuno - non direi, siam tutti uguali ma i deficienti restano deficienti)

Anonimo ha detto...

ciao luca sono sempre luca.è vera la teoria dell'odio di se' che poi si catapulta sul mondo esterno.ma per me è stato il mondo esterno in primis a non soddisfare quello che chiedevamo,in base ai nostri requisiti.

orfeoemerso ha detto...

ok, leviamo il termine mondo e sostituiamolo con società, può andare? magari non generalizziamo troppo e ci aggiungiamo occidentale. ma anche così è troppo generale, allora mettiamo italiana. anche qui forse facciamo di tutta l'erba un fascio, allora cancelliamo tutto e ci chiamiamo disadattati contrapposti al resto del mondo, che non ha nulla di "resto" trattandosi della maggioranza degli esseri umani. ed ecco che arriviamo a deficienti o meglio idioti

Anonimo ha detto...

la mia teoria non vuole tendere al generale(quando tendo al generale parlo delle mie esperienze personali).quando dico il resto del mondo parlo della cultura,e noi siamo schiavi della cultura anche se essa è stata inventata dagli uomini.parlo della mia cultura e la raffronto con chi mi circonda.risultato non ho approcci significativi nemmeno coi piu' cari amici.in realta' mai nessuno è troppo stupido o idiota.solo che possono mancare nell'altro requisiti per me fondamentali.sai tendo alla purezza dei rapporti.e puo' essere vero che probabilmente neanch'io possa soddisfare i desideri piu' sentiti.

Posta un commento