28 agosto 2008

Per me scrivere è tirare fuori la morte dal taschino, scagliarla contro il muro e riprenderla al volo.

"Nella nostra vita, tutti finiamo per farci prendere e dilaniare da varie trappole. Nessuno sfugge. Alcuni addirittura ci convivono. Il trucco è rendersi conto che una trappola è una trappola. Se ci caschi dentro e non te ne accorgi sei finito. Credo di aver individuato quasi tutte le mie trappole e di averle descritte. Scrivere, naturalmente, non vuol dire parlare sempre e comunque di trappole. C’è dell’altro. Eppure, si potrebbe dire che la vita è una trappola. Scrivere può essere una trappola. Certi scrittori tendono a riproporre quello che in passato è piaciuto ai lettori. Allora sono finiti. Lo slancio creativo di tanti autori è breve. Ascoltano le lodi sperticate e ci credono. C’è solo un giudice ultimo della scrittura ed è lo scrittore. Quando diventa preda di critici, redattori, editori e lettori è finito. E naturalmente quando diventa preda della fama e della gloria potete buttarlo a mare insieme agli stronzi.
Ogni nuova riga è un inizio e non ha niente a che fare con quelle che la precedono. Si ricomincia daccapo ogni volta. E naturalmente non è tutto oro. Il mondo vivrebbe molto più facilmente senza libri che senza fogne. E ci sono posti sulla terra dove ce ne sono pochi degli uni e delle altre. Io naturalmente preferirei vivere senza fogne, ma io sono malato.
Non c’è niente che possa impedire a un uomo di scrivere, tranne se stesso. Se uno desidera scrivere, lo farà. I rifiuti e il ridicolo serviranno solo a rafforzarlo. E più lo ostacolano, più forte diventa, come una massa d’acqua che preme contro una diga. Scrivendo non si perde mai; ti fa ridere le dita dei piedi mentre dormi, ti fa muovere come una tigre, ti accende l’occhio e ti mette faccia a faccia con la Morte. Morirai guerriero, sarai onorato all’inferno. Fortuna della parola. Vai, lanciala. Sii il Buffone delle Tenebre. E’ divertente. E’ divertente. Un’altra riga ancora..."

Charles Bukowski - Il capitano è fuori a pranzo




Today's Song: Linea77 - Moka



1 commenti:

Anonimo ha detto...

Grandissimo Bukowski! Un vero scrittore, tormentato ma autentico! Lo farei leggere e rileggere agli "scrittori" di oggi che si autocelebrano e fanno i vip (vedi Moccia e simili) o a quegli pseudo-scrittori comici e calciatori che vendono migliaia di copie in un paese di non lettori come il nostro..proprio stamattina sono andata in libreria. Che tristezza! Hanno persino il libro di Rita Rusic (non ti dico che copertina!)...ma non un premio Nobel come lo scrittore giapponese Yasunari Kawabata. Fortuna IBS! Lì si trova (quasi) tutto. Un bacione!! Lu

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