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28 dicembre 2008

Dissent, Scream

La vita scivola oltre la vetrina. Stò lì come un prosciutto illuminato in attesa che cada la lama. In verità non c'è nulla da temere, perchè ogni cosa è tagliata netta in belle fette sottili e avvolta in cellofan. All'improvviso tutte le luci della città si estinguono e le sirene suonano l'allarme. La città è avviluppata di gas tossico, esplodono le bombe, corpi sbranati che volano per aria. C'è elettricità dovunque, e sangue e schegge e altoparlanti. Gli uomini in aria son pieni di allegrezza; quelli di sotto urlano e muggiscono. Quando il gas e le fiamme han smangiato tutta la carne comincia la danza dello scheletro. Io guardo dalla vetrina che adesso è buia. E' meglio del sacco di Roma, perchè c'è più da distruggere.
Perchè gli scheletri danzano così estaticamente? mi chiedo. E' la caduta del mondo? E' la danza della morte, tanto spesso annunziata? Vedere milioni di scheletri che danzano mentre la città sprofonda è una vista terribile. Crescerà mai più qualcosa? Usciranno bambini dall'utero? Ci sarà cibo e vino? Ci sono gli uomini in aria, certo. Scenderanno a saccheggiare. Ci sarà colera e dissenteria e quelli che erano alti e trionfanti periranno come tutti. Ho la sensazione certa che sarò l'ultimo uomo sulla terra. Uscirò dalla vetrina quando sarà tutto finito e avanzerò tranquillo fra le rovine. Avrò tutta la terra per me.
Chiamata interurbana! Per informarmi che non sono completamente solo. Allora la distinzione non è stata assoluta? Scoraggiante. L'uomo non è nemmeno capace di distruggere se stesso; può solo distruggere gli altri. Sono schifato. Che maligna stortura! Che crudeli delusioni! Dunque ci sono altre specie in giro e queste rassetteranno il disordine e ricominceranno daccapo. Dio scenderà di nuovo in carne e sangue a prendersi il fardello della colpa. Faranno musica e costruiranno cose di pietra e lo scriveranno tutto in piccoli libri. Pfui! Che cieca tenacia, che goffe ambizioni!

Henry Miller - Tropico del Capricorno




Mi avete rotto, non mi stancherò mai di dirvelo; continuerò a strillare finchè non la pianterete di gettare la vita nel crogiolo, come pasto per le vostre codarde pulsioni suine.

Today's Song: Antony & The Johnson - Knockin' On Heaven's Door



29 ottobre 2008

About...?

Non una volta descriveva un cerchio sopra la pista di decollo; non una volta lanciava lo sguardo all'indietro verso quelli che abbandonava. Non lasciava la minima briciola della sua personalità, dietro di sè; prendeva l'aria con tutto quel che le apparteneva, con ogni minimo frammento di prova che potesse testimoniare della sua esistenza. Dietro non lasciava nemmeno il fiato d'un sospiro, nemmeno un'unghia di piede. Un'uscita netta, come la farebbe solo il diavolo per ragioni sue. Restavi con un gran vuoto in mano. Eri abbandonato, e non solo abbandonato, ma anche tradito, disumanamente tradito. Non desideravi né trattenerla né richiamarla; restavi con una maledizione sulle labbra, con un odio nero che ti abbuiava tutta la giornata. Più tardi, camminando per la città, camminando lentamente alla maniera pedonesca, strisciando come un verme, raccoglievi voci del suo volo; spettacolare: l'avevan vista girare un certo punto, era calata qua e là per motivi che nessuno sapeva; in un altro posto aveva virato di coda, era passata come una cometa, aveva scritto in cielo lettere di fumo, e così via. Tutto quel che aveva fatto lei era enigmatico ed esasperante, e pareva fatto senza uno scopo. Era come un commento ironico e simbolico alla vita umana, al comportamento della creatura uomo simile alla formica, visto da un'altra dimensione.

Henry Miller - Tropico del Capricorno




Today's Song: Kiss - Strutter :D :D :D