28 gennaio 2008

Grey Fog

C'è un non-so-chè di strano, misterioso, mentre fiondi la tua macchina su tappeti scuri di pece e asfalto - linee lattee che si srotolano lentamente davanti ai tuoi occhi e ti cingono i fianchi - inghiottito in un mondo opaco, vacuo, di fitta nebbia di pianura. Un pò come branchi di giovani anime spensierate che bivaccano in stanze nell'Est del Tempo, avvolti in giacconi di fumi, alcool... oppure come doccie bollenti riempiono l'aria di nuvole di vapore, il vetro si offusca e in quel preciso istante nulla esiste, tranne il tuo lento respiro vitale - Ma no, no... nel mondo nebbioso lo sguardo fruga nelle grigie tenebre, i fari affamati di chiarezza ti porgono misere porzioni di strada - Tutt'intorno il Vuoto, e cominci a pensare che anche i tuoi pensieri sono offuscati e che il Vuoto si è impadronito di te - gli occhi sgranati e un certo timore, di essere dannatamente solo, di proseguire verso il nulla per l'eternità e via dicendo. L'Eternità!
Poi nel grigio Anatema, due puntini rossi e scintillanti, dapprima il Demone Sbronzo che con un guizzo porterà te e il tuo relitto ancor più nel Nulla assoluto - ma il torpore sensoriale ti dà tregua e distingui le luci posteriori di un altro mezzo che sferraglia davanti a te. Un paio di curve e anche quello è solo un pallido ricordo, divorato dalla nube, cupa, famelica - anche il cielo notturno ha subito la stessa sorte: l'inchiostro blu scuro è colato dritto nello scarico, insieme a tutto il latte che qualcuno ci aveva rovesciato sopra dalla notte dei tempi; solo...Grigio.
D'un tratto non credi a quel che succede, il grigiore pian piano si mischia con i colori della notte, le forme riprendono a popolare i loro chiari abitacoli, un cartello ti saluta "Sei a casa." - Su, in alto, la notte sgorga dal Vuoto e tutto ha nuovamente un senso. Mentre rombi verso quella tua porta con un sacchetto di pensieri felici, scorgi i due puntini rossi che ora se ne stanno fermi sul ciglio della strada, di fianco due sagome in divisa immerse nella luce, limpida - il Demone sconfitto.






Today's Song: Dropkick Murphys - The State of Massachusetts



2 commenti:

Rita ha detto...

uno scritto maledattamente maledetto..:) nel tuo vuoto,nelle tue paure,nella tua nebbia io vedo sento immagino...il tormento dei 20anni lo rivivo leggendoti...parte di questo tormento si trascina anche nei 30 sai?..;)ma credimi sembrerà strano ma non è affatto una cosa negativa...è semplicemente la condanna dell'essere "diversi,sensibili,profondi,mezzi morti e mezzi vivi,un pò su questa dimensione e un pò in volo"
un abbraccio...

orfeoemerso ha detto...

si quello non è negativo, a volte immagino la nebbia come una cosa più profonda che raggiunge anche il mio stato d'animo, sta di fatto che la odio deheh (anche se quella volta onore al merito che mi ha offerto ispirazione)

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