26 dicembre 2007

Duro come un mattone

Davvero, non mi importa se questa la saltate

Le mie parole non sono altro che un sussurro - la vostra sordità un URLO.
Posso farvi emozionare, ma non posso farvi pensare.
Il vostro sperma è nello scarico - il vostro amore è nel lavandino.
E così (vi) cavalcate per i campi
e concludete i vostri affari animaleschi
e i vostri saggi non sanno come ci si sente ad essere duri come un mattone.
E le virtù fatte di castelli di sabbia sono tutte spazzate via /
nella distruzione della marea,
(è) il caos morale.
Il progressivo ritirarsi [dell’onda] annuncia la fine del gioco mentre l’ultima onda rivela la via della modernità.
Ma le vostre scarpe nuove hanno i tacchi consumati e la vostra abbronzatura si spela rapidamente e i vostri saggi non sanno come ci si sente ad essere duri come un mattone.

E l’amore che provo è così lontano: sono un brutto sogno che ho avuto proprio oggi - e tu scuoti la testa, dicendo che è una vergogna

Fatemi tornare indietro negli anni e nei giorni della mia adolescenza.
Tirate il sipario e lasciate fuori tutta la verità.
Riportatemi ad epoche antiche: che siano loro a cantare la canzone.

Guardate là! Un figlio è nato - e lo dichiariamo pronto per la battaglia.
Ha i punti neri sulle spalle, e di notte si fa la pipì addosso. Faremo di lui un uomo / gli troveremo un lavoro / gli insegneremo a giocare a Monopoli e a cantare sotto la pioggia.

Il Poeta e il pittore proiettano ombre sull’acqua - mentre il sole gioca sulla fanteria che ritorna dal mare. Colui che fa e colui che pensa: non c’è altra scelta - mentre la luce calante illumina il credo mercenario. Il fuoco a casa brucia: la kettle praticamente bolle - il padrone di casa è lontano. I cavalli scalpitano - il loro alito caldo si addensa nel mattino freddo e pungente. E il poeta alza la penna mentre il soldato ripone la spada nella guaina.

E il più giovane della famiglia si muove con autorevolezza. Costruendo castelli in riva al mare, sfida la lenta marea a spazzarli via.

Il bestiame pascola quieto sull’erba, giù al fiume dove l’acqua impetuosa di montagna scende verso il mare: chi ha eretto il castello rinnova l’antico intento e contempla la ragazza mentre munge, che offre ciò di cui lui ha bisogno. I giovani uomini della casata si sono tutti arruolati / e non ritorneranno prima di un anno. Il giovane e innocente padrone - i pensieri corrono troppo veloci - ha deciso di cambiare. E il poeta rinfodera la penna mentre il soldato sguaina la spada.

E il più vecchio della famiglia si muove con autorevolezza. Proviene dal mare, sfida il figlio che lo mette in fuga.

Che farai quando il vecchio se ne sarà andato - vuoi diventare (come) lui? E il tuo vero “io” canta la canzone. Vuoi liberarlo? Non c’è nessuno ad aiutarti a raccogliere le forze - e il vortice ti spazza via, lontano dalla meta.

PIU’ TARDI

Vengo dall’alta borghesia per mendare il vostro lerciume. Mio padre era un uomo di potere a cui tutti obbedivano. Su, allora, criminali! Devo mettervi in riga, proprio come ho fatto con mio padre - vent’anni troppo tardi. Vi si raffredda il pane e acqua. Capelli corti e curati. Vi giudicherò, e starò bene attento che nessuno giudichi me.

Saltellate divertito sulle punte e sorridete a tutti - la gente vi guarda. Non vi rendete conto che i vostri doveri non sono stati adempiuti. E ridete con spietata crudeltà mentre ci dite cosa non dobbiamo essere. Ma come accidenti facciamo a sapere dove dobbiamo correre?
Vi vedo trascinarvi stancamente in tribunale con le dita piene di anelli, le basettine pelose e le scarpe con la fibbia d’argento. Giocando a fare i duri seguite
l’esempio dell’eroe dei fumetti che vi lascia falsare le regole.

E allora! Andiamo, eroi dell’infanzia! Non volete saltar fuori dalle pagine dei vostri fumetti, coi vostri supercattivi, e mostrarci
la strada da percorrere? Bene! Esprimete i vostri voleri e fate testamento. O no? Entrate nell’amministrazione locale. Superman farà il presidente e Robin il salvatore della patria.

Scommetti tutto sul numero uno, che esce ogni volta. Tutti gli altri ragazzi si sono fatti da parte e ti mandano in prima fila. E alla fine ti domandi quanto sei grande. E prendi il tuo posto in un mondo più saggio e pieno di auto più grandi. E ti chiedi chi puoi andare a trovare.

E allora! Dove diavolo era Biggles quando avevi bisogno di lui sabato scorso? E dov’erano tutti gli sportivi che vi avevano sempre tirato fuori dai guai? Sono tutti in Cornovaglia che si riposano... Stanno raccogliendo con cura le loro memorie per un’edizione tascabile del manuale dei Boy Scout.

PIU’ TARDI

Guardate là! E’ nato un uomo - e lo dichiariamo pronto per la pace.
C’è un fardello scaricato dalle sue spalle dopo la scoperta della sua malattia. Prenderemo il bambino che c’è in lui / gli faremo dei test / gli insegneremo ad essere saggio / e come fregare il prossimo.

CITAZIONE

Ci prepareremo alla normalità piuttosto che all’eccezionale / Dio è una responsabilità schiacciante / abbiamo attraversato il reparto maternità e abbiamo visto 218 bambini indossare calze di nylon / i gatti sono in crescita / in crescita? Hipgrave. Oh, Mac.

PIU’ TARDI

Nei chiari cerchi bianchi dello splendore del mattino, prendo posto accanto al signore delle colline. E i soldati dagli occhi azzurri resistono, appena sbiaditi (in ordinate piccole file) sfoggiando le decorazioni di stoffa.
Con il sospensorio che gli va stretto, si mettono goffamente sull’attenti mentre sono in coda per un panino in mensa. E dicono... come sta tua nonna / e il buon vecchio Ernie; ha dovuto sputare un deca per una vincita vincolata.

Le leggende (formulate nell’antico inno tribale) sono cullate nel richiamo del gabbiano. E tutte le promesse che contenevano sono state distrutte dalla caduta del sadico.
Il poeta e il saggio stanno dietro il fucile e segnalano le prime luci dell’alba.
Accendete il sole.

Credi nel giorno? No? Credi nel giorno! la Creazione dell’Alba da parte dei re è cominciata. La dolce Venere (fanciulla solitaria) porta colui che non ha età. Credi nel giorno? L’eroe consumato è tornato alla notte... e, gravidi del nuovo giorno, i saggi sostengono la visione del poeta.
Credi nel giorno? No? Credi nel giorno!

Lasciate che vi narri i racconti delle vostre vite, dei vostri amori e dei coltelli affilati / l’instancabile oppressione / la saggezza infusa / il desiderio di uccidere o essere uccisi. Lasciatemi cantare gli sconfitti che giacciono in strada mentre l’ultimo bus se ne va.
I marciapiedi sono deserti: i canali di scarico si tingono di rosso - mentre lo sciocco brinda al suo dio nel cielo.

E allora venite, voi giovani che costruite castelli! Indicate, gentilmente, il periodo dell’anno e unite le voci in un coro infernale. Specificate l’esatta natura della vostra paura.
Lasciate che vi aiuti a raccogliere i vostri morti mentre i peccati dei padri si nutrono con il sangue degli sciocchi e con i pensieri dei saggi e dal vaso da notte sotto il letto.
Lasciate che vi regali una canzone mentre il saggio scoreggia e se ne va / mentre il pazzo con la clessidra manda tutto all’aria e la filastrocca continua a girare.

E allora venite, voi giovani che costruite castelli! Vogliate gentilmente confermare il periodo dell’anno e unite le voci in un coro infernale. Indicate l’esatta natura della vostra paura. Guardate! Il fulmine estivo getta le sue saette su di voi e l’ora del giudizio si avvicina.
E allora! Andiamo, eroi dell’infanzia! Non volete saltar fuori dalle pagine dei vostri fumetti, coi vostri supercattivi, e mostrarci la strada da percorrere? Bene! Esprimete i vostri voleri e fate testamento. O no? Entrate nell’amministrazione locale. Superman farà il presidente e Robin il salvatore della patria.
E allora! Dove diavolo era Biggles quando avevi bisogno di lui sabato scorso?
E dov’erano tutti gli sportivi che vi avevano sempre tirato fuori dai guai? Sono tutti in Cornovaglia che si riposano... Stanno raccogliendo con cura le loro memorie
per un’edizione tascabile del manuale dei Boy Scout.

NATURALMENTE

E così (vi) cavalcate per i campi
e concludete i vostri affari animaleschi
e i vostri saggi non sanno come ci si sente
ad essere duri come un mattone.

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da Jethro Tull - Thick as a brick



Testo in lingua originale: Thick as a Brick
Fonte traduzione: http://www.itullians.com/Lpages/foto/vanzetti/thickas2.htm

Today's Song: Jethro Tull - Thick as a Brick (ovviamente)
(nel live qua sopra non c'è tutta e poi mi pare manchino un sacco di strumenti che nell'LP creano una cosa veramente bella, comunque Ian idolo col flauto)

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