16 marzo 2010

[break]

Ci son quegli attimi in cui scrivere è quasi fottutamente necessario, al di là di tutti i prosciutti e le targhette premio che qualche accademico ti potrebbe elargire insieme a sorrisi smaltati forzati, al di là dei San Valentino e delle operazioni commerciali studiate dai santoni del marketing, al di là della pederastia, dei cocomeri.. di tutto.
Che si tratti di sputare addosso alla società consumistica, che si tratti di farsi spaccare in due da un crepuscolo o snocciolare un sogno, non importa. E' giocare a fare lo scrittore, è volare è strisciare come un verme.. al diavolo - qualunque cosa sia è un apriscatole dell'anima (millerismo).
Sei Tu, la tua penna e un foglio. Oppure sei Tu e un computer. E' il Mondo e sei Tu, o pure una lampada e il foglio. E' anche la tua penna infilzata in un foglio. Il foglio che si mangia la lampada mentre la penna sta a guardare divertita.
E' orgia rituale, balletto cosmico, insalata d'inchiostro con le pere, cavalcata onirica nel regno del caos.

Ma non basta. Quando tutto questo è scalzato dalle routines, dallo sciabordare degli impegni troppo quotidiani, dal tempo - dio, quel cavolo di tempo che continua a farneticare di dovere e di legge e di ordine - beh, a quel punto è come avere soltanto un misero cucchiaino per raccogliere fiumi di nettare che escono dalla tua mente in seguito a strani e intermittenti fremiti elettrici. Già..

Ed è proprio per questo motivo che ti raggiunge il desiderio di andartene a scrivere un poema epico sopra una bagnarola galleggiante su quel nettare, lavando via la schizofrenia industriale con la tua lunga barba da re nordico.

(E' per questo che solamente assaggi del genere riesco a dare in mezzo ai loop in-finiti della vita da studentequalcosa. Non vedo l'ora di uscire per un po')

Dopo tutto sto casino, e via dicendo, arrivai al punto che avevo bisogno di un po' di solitudine proprio per fermare il meccanismo di "pensare" e di "godere" che chiamano "vita", avevo bisogno di stendermi sull'erba e guardare le nuvole."
Jack Kerouac, Viaggiatore solitario


Break in the Storm
Break in the Storm by billyunderscorebwa


Today's Song: Sigur Rós - Viðrar Vel Til Loftárása (meravigliosa.)



4 commenti:

bandi ha detto...

... i tuoi post sono veramente bellissimi.

bandi ha detto...

... i tuoi post sono veramente bellissimi.

Anonimo ha detto...

un grande, come sempre...non trovo più il cucchiaino cazzo. non ricordo più dove l'ho messo, devo mettermi a cercarlo prima o poi... ma le nuvole le guardiamo sempre, no? ;)

orfeoemerso ha detto...

@bandi: wella,addirittura

@ele: puoi contarci che le guardiamo sempre (uiii)

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