23 ottobre 2008

Cosmik Debris

(

"che diavolo è successo prima?"
"cosa?"
"prima.. mi sentivo strano, come se non provassi.."
"nulla"
"si, nulla"
"Nirvana"
"non so cos'è veramente. ne ho sentito parlare ma.. chi mi dice che.. mi piace pensarlo in ogni caso"
"potrebbe essere il tuo Nirvana personale"
"una sorta di Nirvana, un Nirvana mio, personale, non vuol dire che abbia lo stesso significato di quello originale. era come se il dualismo bene/male smettesse di esistere. rimanevo in un universo statico, senza emozioni estreme, un equilibrio perfetto. scrivevo ad un'amica ma quelle parole non avevano una consistenza emozionale per me. avrei potuto scrivere di tutto e non accorgermi dell'eventuale reazione del destinatario perchè d'un tratto non c'era nessun giudizio per quelle frasi, da parte mia. cristo, è incredibile"
"quanto è durato? nemm"
"eno cinque minuti, è comparso così dal nulla"
"un lampo tra stracci di nuvole"
"si, il sereno non lo precede di sicuro. eppure.. diamine potrei giurare che non era una brutta sensazione,"
"come invece ti ha confessato"
"sentivo come una strana forza che mi avrebbe spinto a fare qualsiasi cosa. aspetta, questa forza.. sembra un sentimento. così farebbe crollare tutta l'impalcatura cosmica che ho creato, pensandoci"
"si, ma ti sei detto che non provavi emozioni estreme, nè buone nè cattive, assumi questa forza come sentimento d'equilibrio e tutto ti"
"torna, si si, forse. ma è anche difficile capirlo, in fondo è successo tutto in un attimo e me ne sono reso conto quando son tornato nel mio mondo razionale, quando son tornato qui a tentare di spiegarmi il senso di questa cosa. adesso"
"è fantastico"
"già, imparare ad usarlo lo sarebbe ancora di più. cazzo.. la tensione, il rancore, !!, se ne vanno in uno sbatter di palpebre."
"la tensione.. ma ci sono emozioni che non riesci a interpretare. voglio dire.. err.. la tensione stessa.. non sembra tutto male. e poi Bene e Male, c'è qualcos'altro al di là di questi. oltre al tuo, al nostro, equilibrio. non credi?"
"già. è tutto un gran mistero"
"più ci pensi e più ti confondi"
"penso che dovrei dormirci sopra"
"penserai ad altro,"
"altro. si, altro a cui pensare. per questo userei quella tecnica per non pensare. a volte pensare mi soffoca"
"vedi, però la useresti solo contro emozioni negative, quello che intendi tu come.."
"Male, si. più che concentrarmi sull'equilibrio dovrei muovermi, volare verso il monte e cercare la felicità. oltre il Bene e avanti ancora. o lungo le dorsali oceaniche. non so dove si trova esattamente"
"la tua missione"
"la mia"
"è.. cercarla. o trovarla. meglio trovarla, perchè trovare la felicità dev'essere una folgorazione di gran lunga più magnifica.. del cercarla. è ora che tu la smetta di camminare avanti e indietro sulla spiaggia osservando le tue orme che svaniscono ad ogni schiaffo di onda."
"si e risalire la scogliera."
"andiamo"
"si. buonanotte"

)



Today's Song: Ben Harper - Amen Omen

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Grande...dialogo schizofrenico...continua a cercarla, anche se poi non la trovi, quella "cosa" là che chiamano felicità...secondo me è meglio cercarla...una volta ho sentito che non importa la meta, ma il viaggio in se stesso...e quando sei in viaggio, vorresti non trovare curve, salite, discese, gomme bucate, code ai caselli...ma son lì e non ci si può far niente...e una strada tutta dritta e "in equilibrio" a volte può diventar monotona...
Sei un grande.

orfeoemerso ha detto...

vedo un pò come mi escono sti dialoghi e li butterò giù ogni tanto, a mo di puntate. Alla fine quando mi capita di farmeli escon di quelle cose davvero particolari.

lo so ma il viaggio in sè finora non mi ha dato grandi soddisfazioni, forse voglio davvero trovarla subito. Ma c'è da camminare signore e signori

orfeoemerso ha detto...

e poi.. trovare.. cercare.. nel cercare hai già in mente a cosa miri.. trovare è qualcosa che nasce da una folgorazione, da un bagliore improvviso. E' come una manna dal cielo. Una scarica elettrica di un minimo istante. E poi esausto, a terra, con gli occhi chiusi e un sorriso stampato in faccia. Si può vedere un pò come salire a fatica sul tetto con un'asta di metallo e aspettare il fulmine, urlando alla tempesta

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