Ma cos’è quel ridere sotto la collina
E’ il riso del Meraviglioso
dell’Invisibile
dell’Assurdo
Poiché non esiste più alcun Via-da-qui
(Sull’isola più remota
c’è un Club Med)
cerchiamo l’isola dentro di noi
un’isola soleggiata
un luogo di calipso scatenato
un’isola dell’estrema evasione
la terra inconquistabile
che non può venire consunta
C’è una tensione appassionata
uno struggersi dal desiderio del selvaggio
un amore per il selvaggio
al cuore di ogni storia
Da Calibrano a Gauguin
dal buon selvaggio di Rousseau
al Battello Ebbro di Rimbaud
e al primo urlo barbaro di Whitman
Dai colonizzatori del Roanoke
(che scomparvero in zone inesplorate
lasciando dietro di sé solo un foglietto:
“Partiti per Croatan”)
al Richiamo della Foresta di London
al Cassady di Kerouac
la cui auto truccata era il suo destriero
e a Ken Kesey sul suo autobus
che sul cartello di destinazione aveva “Oltre”
sull’ultima frontiera
E’ una terra di eretici e di streghe
Schiavi fuggiaschi e montanari
Uomini che Bruciano e poètes maudits
Sentiamo il loro riso alto
Sentiamo il loro alto lamento
qui alla fine del mondo
Lawrence Ferlinghetti - Ma cos'è quel ridere sotto la collina
Today's Song: Bob Dylan - Ballad of a thin man (from I'm not there movie)
1 commenti:
Good for people to know.
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