22 maggio 2008

A Wilhelm (Barbaric) Scream

Il re è morto. Starnazzavano le cortigiane. Lo schiavo ritirava la mano da sotto la gamba del trono opulento, come un pezzo di carta ripiegato per evitare che la sedia dondoli. La nuova monarchia globale si presenta con vesti ipocrite, il volto celato da una maschera che tutti accettano. Tutti accettano, l'infame. Sotto la gamba del nuovo trono di pelle, anime bruciacchiate, milioni di schiavi virtuali che battono le mani e sorridono - con in faccia un'espressione di incalcolabile sofferenza - esclamano Congratulazioni al padrone. Lui ghigna da dietro la sua maschera che un soldato armato di penna potrebbe levare, per liberare la verità - ma la sua parola non si sente tra il masticare incessante e rumoroso del mondo intero, che divora il proprio cervello con senape e cetriolini. In queste strade morte lo scalpitare del cavallo della Libertà è quasi muto di fronte agli imperativi di una Censura camuffata - milioni di agenti di borsa urlanti zittiscono i suoni della speranzosa galoppata e comprano azioni su azioni della Fuck-Ourselves Company. La piscina è colma di cadaveri, combattenti caduti per mano del re globale che nessun'altro ha il coraggio di contrastare e accusare. Calmo e compiaciuto nel suo ufficio si lecca il culo e progetta la distruzione dell'alba.

Quando ero vivo leggevo Walden e cantavo le sue frasi nell'aria, tra le fronde. E ora? Cosa sono?

Non so. Ma griderò finchè avrò fiato in gola.

"And like Thoreau, it's a quiet place for me.
The sticks or the woods, it's all miles away from you." - AWS




concerto fantastico.

Today's Song: A Wilhelm Scream - When I Was Alive: Walden III



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