25 febbraio 2008

And tonight I thank the stars

Sembra una scena già vista, “Déjà vu” mi suggerisce un croupier di roulette francese (lo scaccio con una smorfia, in fondo qui non c’entra, è solo un pensiero che è uscito dalla botola): di ritorno in solitudine da un’uscita serale, rombo di motore che trascina qualche pezzetto di lega e plastica e tessuto e ferro e pensieri e via dicendo. Nella cabina solitaria l’eco di un blues lontano, la Band dei Fratelli Allman suona anche stanotte solo per me, corde vibrano, bacchette battono sui piatti, tasti si piegano al tocco leggero ma deciso delle dita, favolosi assoli creano onde elettriche che si infilano nel mio corpo e mi scuotono. La Musica uccide – giovane ragazzo fulminato mentre ascolta blues. Domina nella prima pagina di un non-giornale e allora la gente che si preoccupa e governi cominciano piani di distruzione globale di lettori cd, giradischi, lettori multimediali, tutti i concerti vengono cancellati, le band dichiarate illegali, Vietata la Musica, qualche ragazzo viene sorpreso a “farsi” di Musica (le onde elettriche prima di uccidere provocano un piacere superiore a qualsiasi cosa) e viene fermato e imprigionato prima che possa farsi del male, o farsi l’ultimo eterno Bene e così sarà la fine del mondo, perché l’esistenza non può esistere senza un sottofondo appropriato.
E il blues corre con la macchina, mentre sfreccio verso casa.
A sinistra da qualche parte nel blu scuro troneggia l’Orfano, il Monte Orfano, piccola protuberanza rocciosa che ha perso i genitori chissà dove, non lo vogliono nemmeno all’orfanotrofio, se ne stà là sdraiato sulla pianura supino, umani ancora più piccoli di lui gli passano accanto, guarda la luna e le stelle ed è felice nella sua solitudine selvatica. Le sue forme frantumano la volta celeste e sopra l’increspatura il convegno notturno continua, diretto dalla Luna di formaggio. Al di sotto, nell’umanità, una miriade di luci artificiali esplodono nella pianura – invidiose, vorrebbero scintillare come le cugine in cielo e illuminare i cuori dell’uomo. Osservo quelle sferzate di luce all’orizzonte e mi immagino grandi metropoli in grandi spazi aperti chissà dove, spazi in cui vorrei trovarmi perso a girovagare senza una meta senza un tempo senza dieci, cento, mille preoccupazioni per la testa, solo trascinare i miei piedi per chilometri e chilometri verso nessuna parte; e magari fermarmi qui per un assenzio, là per un caffè, seguendo i (notturni) fantasmi di me stesso attraverso il passaggio continuo, la morte e la resurrezione di un vocale ahimè (grazie ancora nonno Lawrence F.). Lo sguardo si sposta nuovamente sulla grigia via serpentina verso una meta che in realtà ho, un cartello bianco mi annuncia che è vicina, le luci che agoniano il cielo ora mi sovrastano, allungando ombre del mio abitacolo ambulante sull’asfalto, mentre mi avvicino alla cara abitazione che mi inghiottirà in mondi di sogni e pensieri da mani dietro la nuca disteso fissando il soffitto scuro. Il grande cancello verde inghiotte la vettura, scendo, percorro pochi passi affrettati sotto i lampioni e raggiungo il pianerottolo. Mi fermo davanti alla porta, alzo gli occhi ancora una volta verso l’alto, il convegno notturno ancora continua quasi noncurante dello spettatore solitario più sotto. D’improvviso le stelle sono puntini che posso afferrare e stringere dentro il mio pugno, o unire in un gioco da Settimana Enigmistica, uno, due, tre, quattro, cinque… a formare una figura che sarà il mio futuro, disegnata da corpi che molto probabilmente la sanno meglio di me su quello che qualcuno chiama Destino – Io solo userò la penna della mia mente per unire i puntini nel corso del tempo, e quando comincierò a distinguere la forma nel cielo allora comincierò ad essere veramente felice e non avrò bisogno di altra cosa superflua, se non la mia vita riflesso di quell’immagine.

Ancora una volta Natura ispira e non dovete biasimarmi se parlo alle stelle.



Today's Song: Blur - Coffee and Tv (il cartone del latte mi fa troppa tenerezza)


1 commenti:

Randagia ha detto...

oooooooooooooo!!!

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