Giorni in cui inorridisci al pensiero di alzarti dal letto. Quando ti ritrovi ad affogare in mulinelli di pensieri, cercando di aggrapparti a qualcosa, cercando una boccata di ossigeno, mentre l'acqua è ormai entrata attraverso le orecchie e ha travolto tutto - strade, chiese, ospedali, pub, parchi, ponti, vicoli e cafè, il museo d'arte moderna e la photogallery, il locale immaginario dei reading poetici, la nuova Babilonia e via dicendo...
Tutto quel che riesci a fare è scaldare una tazza di Indian Chai, dare ascolto a una o due canzoni e guardare l'acqua che scivola giù nello scarico, assieme a tutti i detriti della tua vecchia casetta sull'albero della vita.
Temo soprattutto la mia incapacità di catturare ciò che accade, ho paura della sua natura misteriosa, del suo destino, in breve: ho paura di me. E' vero. E ancora una volta dico "ne parlerò più avanti" ... avete notato che il mio diario è pieno di "e così via" ... derivano dal terrore di sapere che non riesco a stare dietro a tutto quanto. E' come trovare un fiume d'oro quando non hai nemmeno una tazzina per poterne mettere da parte un goccio... hai solo un ditale e quel ditale è il tuo patetico cervello, la tua fatica e la tua umanità.
- Jack
ok amico, non c'è problema, butta fuori
Today's Song: Lymbyc Systym - Processed Spirits
10 novembre 2008
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
2 commenti:
anch'io stavo pensando di riandarci :)
lo scorso anno c'erano delle cose un sacco carine, altre no. l'arte contemporanea è un pò ambigua.
descrive esattamente il mio stato d'animo...purtroppo non riesco neanche a farmi il the...
Posta un commento